Successioni
L'eredità è una cosa per cui vale la pena morire.
- Agatha Christie

Edgar Degas - La famiglia Bellelli (1858-1867)
Aree di intervento:
La successione ereditaria non è solo un trasferimento di beni, ma un passaggio giuridico complesso che, se non gestito con competenza, può erodere il valore del patrimonio e generare contenziosi lunghi e costosi. Che si tratti di pianificare per il futuro o di affrontare una disputa presente, è necessaria una strategia legale chiara per proteggere i propri diritti e interessi.
Il nostro approccio unisce una profonda conoscenza tecnica a una visione strategica, con l'obiettivo di trasformare la complessità legale in un risultato concreto e favorevole per il cliente.
(1) Pianificazione Patrimoniale e Successoria: Analizziamo la vostra situazione patrimoniale per definire la migliore strategia di trasmissione della ricchezza. Redigiamo testamenti, patti di famiglia e atti di donazione con clausole su misura, pensati per ottimizzare il carico fiscale e minimizzare il rischio di future liti.
(2) Gestione e Divisione dell'Asse Ereditario: Forniamo assistenza completa nella fase di accettazione dell'eredità (anche con beneficio d'inventario), nella ricostruzione dell'asse ereditario e nella sua successiva divisione. Il nostro obiettivo è raggiungere un accordo equo e vantaggioso, gestendo le trattative tra coeredi con professionalità.
(3) Contenzioso Successorio: Quando il dialogo non è sufficiente, interveniamo con decisione per difendere i vostri diritti. La nostra esperienza copre tutte le aree del contenzioso ereditario: impugnazione di testamenti (per vizi di forma o incapacità), azioni di riduzione per lesione della quota di legittima, petizione di eredità e difesa in complessi giudizi di divisione.
I diritti intoccabili nell'eredità
La legge italiana protegge i legami familiari più stretti, garantendo che una parte del patrimonio del defunto sia riservata a persone specifiche, anche contro la sua stessa volontà espressa in un testamento. Questo nucleo di diritti intangibili si fonda su due concetti chiave: i legittimari e la quota di legittima.
Chi Sono i Legittimari?
I legittimari non sono semplici eredi, ma i beneficiari di una speciale tutela legale. Essi hanno diritto a ricevere una parte del patrimonio, a prescindere da tutto. La legge li identifica in modo preciso:
- il coniuge (o la parte superstite dell'unione civile);
- i figli (sia quelli nati nel matrimonio che fuori, e gli adottivi);
- gli ascendenti (i genitori del defunto), ma solo se il defunto non lascia figli.
Queste persone non possono essere escluse completamente dall'eredità, salvo casi gravissimi di indegnità a succedere.
Cos'è la quota di legittima?
È la porzione di patrimonio che la legge riserva ai familiari più stretti, i legittimari. Il suo valore non è fisso, ma si adatta in base a quanti e quali di questi familiari hanno diritto a ereditare.
Per calcolarla, non basta considerare ciò che il defunto ha lasciato. La legge richiede una ricostruzione completa del patrimonio, sommando il valore dei beni rimasti al momento della morte con quello di tutte le donazioni fatte in vita, e sottraendo i debiti.
Tutto ciò che esula da questa quota di riserva è la "quota disponibile": l'unica parte del patrimonio che una persona può liberamente destinare tramite testamento o donazioni.
Se un legittimario riceve meno di quanto gli spetta, può agire in giudizio con l'azione di riduzione per rivendicare la propria parte e ottenere ciò che la legge gli garantisce.
La successione senza testamento
In assenza di una volontà testamentaria, è il codice civile a tracciare il percorso del patrimonio di una persona, assicurando che i beni vengano trasmessi secondo un ordine fondato sui legami familiari. Questa disciplina, nota come successione legittima, interviene non solo quando il testamento è del tutto assente, ma anche qualora sia invalido o lasci dei beni non regolati.
La legge stabilisce una gerarchia precisa, privilegiando il nucleo familiare più stretto.
I discendenti e il coniuge sono i primi chiamati all'eredità, escludendo tutti gli altri parenti. Se il defunto lascia un solo figlio, il patrimonio viene diviso equamente con il coniuge. Se i figli sono più di uno, a loro spettano i due terzi dell'eredità, mentre al coniuge è riservato il restante terzo.
Qualora il defunto non lasci figli, il coniuge rimane una figura centrale, ma concorre con la famiglia d'origine del defunto, ovvero genitori e fratelli, a cui spetta un terzo del patrimonio. Se queste figure mancano, il coniuge eredita l'intera fortuna.
In mancanza sia di figli che di un coniuge, l'eredità si devolve ai genitori e ai fratelli. Solo in loro assenza la legge estende la chiamata agli altri parenti, seguendo l'ordine dei gradi di parentela fino al sesto.
Infine, come norma di chiusura del sistema, se nessun parente può o vuole accettare l'eredità, questa viene devoluta allo Stato, che ne risponderà nei limiti del valore acquisito.
La successione per testamento
Il testamento rappresenta la più alta espressione dell'autonomia di una persona, consentendole di disporre del proprio patrimonio per il tempo successivo alla sua vita. Affinché questo potente strumento sia efficace, deve però conformarsi a precisi requisiti di forma e di sostanza previsti dall'ordinamento.
L'ordinamento italiano riconosce tre principali tipologie di testamento:
(1) il testamento olografo: è la forma più agile, che richiede tre requisiti imprescindibili per la sua validità: l'autografia (scrittura integrale di pugno del testatore), la data e la sottoscrizione. Sebbene pratico, la sua natura privata lo espone a rischi di alterazione, smarrimento o contestazioni sull'autenticità.
(2) il testamento pubblico: redatto da un notaio secondo le volontà espresse dal testatore e alla presenza di testimoni, costituisce la forma più sicura. L'atto pubblico offre la massima garanzia contro vizi formali e ne certifica l'autenticità e la data.
(3) il testamento segreto: questa forma coniuga la riservatezza del testamento olografo con la sicurezza di quello pubblico. La scheda testamentaria, il cui contenuto può rimanere segreto, viene consegnata formalmente a un notaio, che ne attesta la ricezione.
Il testamento estero
Un testamento redatto all'estero è valido in Italia quanto alla forma se conforme alla legge del luogo di redazione, della cittadinanza o della residenza del testatore. È fondamentale, tuttavia, distinguere la forma dalla sostanza: le disposizioni patrimoniali e la tutela dei legittimari sono disciplinate dalla legge dello Stato in cui il defunto aveva la residenza abituale al momento della morte, come previsto dal Regolamento UE 650/2012.
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